I soggetti da mettere in sicurezza sono ben individuati: minori a rischio povertà educativa, specificatamente quelli ascrivibili alla categoria dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. Sono a rischio perché di fatto rappresentano una “zona grigia” di disagio non ancora certificato o senza Piano Didattico Personalizzato. Un disagio che, se non intercettato in tempo, rischia di diventare fragilità cronica, ripercuotendosi anche sul futuro del territorio di riferimento.
E a ciò il progetto RIBES “Risorse integrate per il bisogni educativi speciali” contrappone un modello multidimensionale con al centro l’affiancamento familiare, concepito come forma di prossimità e supporto tra pari, da inserire fattivamente nelle dinamiche scolastiche proprio per potenziare le relazioni scuola-famiglia-territorio, implementando altresì attività complementari ai percorsi curricolari, nonché l’ampliamento dell’accesso a proposte culturali, sportive e musicali in collaborazione con realtà locali.
Il progetto, attivo in numerose province italiane, è stato ospite dei microfoni di VDossier: