di Paolo Di Vincenzo – 25 ottobre 2022

Ribes, quando è l'intera comunità a educare

 Vdossier intervista Barbara Magliani, manager di prossimità di Ribes, progetto che propone un modello multidimensionale per la prevenzione della povertà educativa dei minori, chiamando in causa l'intero territorio, dalla scuola all'associazionismo, dalla cultura allo sport, creando rete e gioco di squadra

I soggetti da mettere in sicurezza sono ben individuati: minori a rischio povertà educativa, specificatamente quelli ascrivibili alla categoria dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. Sono a rischio perché di fatto rappresentano una “zona grigia” di disagio non ancora certificato o senza Piano Didattico Personalizzato. Un disagio che, se non intercettato in tempo, rischia di diventare fragilità cronica, ripercuotendosi anche sul futuro del territorio di riferimento.

E a ciò il progetto RIBES “Risorse integrate per il bisogni educativi speciali” contrappone un modello multidimensionale con al centro l’affiancamento familiare, concepito come forma di prossimità e supporto tra pari, da inserire fattivamente nelle dinamiche scolastiche proprio per potenziare le relazioni scuola-famiglia-territorio, implementando altresì attività complementari ai percorsi curricolari, nonché l’ampliamento dell’accesso a proposte culturali, sportive e musicali in collaborazione con realtà locali.

Il progetto, attivo in numerose province italiane, è stato ospite dei microfoni di VDossier:

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