di Marco Travaglini – 14 ottobre 2024

Un clima di pace? Puliamo il mondo!

 L'edizione italiana del World Cleanup Day spegne 32 candeline e grazie a 1000 gruppi di volontariato Legambiente, 400.000 attivisti, 1300 città interessate e 4000 aree ripulite, rilancia con forza parole d'ordine non solo per un mondo più "eco", ma soprattutto più inclusivo e perciò in pace

“Per un clima di pace”: questo il claim scelto da Legambiente per accompagnare l’edizione 2024 di Puliamo il mondo, campagna andata in scena a fine settembre con iniziative in tutta Italia che da nord a sud hanno coinvolto migliaia di volontari.

Da ormai 32 anni l’iniziativa punta a informare e a sensibilizzare sul tema dei rifiuti abbandonati proponendo soluzioni per ridurne la presenza attraverso azioni di cittadinanza attiva in difesa dell’ambiente, restituendo alla comunità luoghi più accoglienti e inclusivi. “Con il motto ‘Per un clima di pace'”, ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, “la campagna vuole farsi promotrice e sostenitrice di una società che promuove la pace e l’inclusione, secondo il principio che è cittadino di un luogo chi se ne prende cura, attraverso il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di pregiudizio, violenza, di odio e discriminazione”.

Le attività nei diversi territori sono state possibili grazie al grande lavoro di rete promosso dai circoli Legambiente, che hanno coinvolto associazioni, scuole, aziende e amministrazioni locali. Numerosissime le diverse esperienze, molte delle quali caratterizzate anche da sorprese poco edificanti che suscitano sorrisi amari. Nel comune di Seravezza, in provincia di Lucca, sono stati raccolti 1400 chili di rifiuti dai due torrenti cittadini: oltre ai “canonici” mozziconi di sigarette e lattine, i volontari si sono trovati al cospetto di detriti derivanti da demolizioni edilizie (mattonelle, calcinacci, rotoli di rete metallica) e perfino il telaio di un ciclomotore. A Campobasso, dove l’attività si è svolta anche con l’aiuto degli ospiti del centro diurno AIPD, si è alzato il livello, con addirittura l’intera carrozzeria di un’autovettura fatta a pezzi.

Impressionante la quantità di materiale raccolto a San Giovanni Rotondo grazie all’iniziativa del circolo Lo Sperone: ben 27 quintali, tra cui un divano completo, cinque materassi, una rete metallica a due piazze, 17 pneumatici, oltre a girelli, assi da stiro, filtri di olio motore e batterie. Rifiuti ingombranti e altamente tossici che potrebbero essere smaltiti contattando gli enti preposti. Nel comune in provincia di Foggia la campagna di Legambiente coincide da anni con l’iniziativa “Adotta un inghiottitoio” che punta a realizzare piccole opere di difesa idraulica, come la pulizia delle griglie e delle cunette che indirizzano il flusso negli inghiottitoi, per evitare che l’acqua invada le strade cittadine. Come evidenzia Antonio Tortorelli, presidente del circolo Lo Sperone, l’iniziativa “nasce per richiamare l’attenzione sulle opere di difesa idraulica e la mitigazione del rischio per i residenti nelle zone ad alta pericolosità idraulica, lottizzate e cementificate nonostante le norme di salvaguardia del Piano di Assetto Idrogeologico. La campagna di sensibilizzazione si propone l’obiettivo di dimostrare come la riorganizzazione dello scorrimento superficiale delle acque meteoriche in testa ai movimenti di massa, per convogliarle nelle cunette e nelle aperture carsiche della montagna, sia un semplice ma efficace intervento di ‘primo soccorso’ per la mitigazione del rischio idrogeologico”.

A Verona i volontari delle associazioni Cittadinanza Attiva e Verona città Fortezza si sono dedicati alla pulizia del bastione San Francesco, un’area all’interno del Parco delle Mura continuamente sottoposta all’abbandono dei rifiuti. La presidente del circolo locale Chiara Martinelli sottolinea l’importanza che il sito, su cui Legambiente concentra da anni le sue azioni, potrebbe costituire per la città: “Servirebbero interventi strutturati. Si tratta di un’area demaniale in passaggio al comune. Ci sono bivacchi e casi di abusivismo. Un’area da recuperare e potenzialmente un parco urbano molto interessante”.

Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di World Cleanup Day, la più grande iniziativa di volontariato ambientale al mondo, grazie alla quale ogni anno vengono liberate dai rifiuti strade, piazze, parchi, fiumi e spiagge del pianeta. Grazie a Legambiente l’evento è sbarcato in Italia nel 1993 ed è annualmente coordinato da oltre 1.000 gruppi di volontari che organizzano l’iniziativa nei vari territori: secondo i numeri forniti dall’organizzazione, sono 1.300 le città interessate, per un totale di circa 4.000 aree ripulite da 400.000 volontari.

Al di là dei tre giorni della campagna nazionale, molti eventi territoriali si sono svolti, e continuano a svolgersi, anche nei weekend successivi. Sul sito di Puliamo il Mondo è possibile consultare la mappa interattiva delle iniziative e organizzarne una nel proprio territorio.ù

Volontarie e volontari di Legambiente durante l'edizione 2024 di Puliamo il Mondo

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