Diffondere la cultura alla cittadinanza attiva, con lo scopo di invogliare quante più persone possibile a mettersi al servizio della comunità nel proprio tempo libero, raccontare il volontariato, necessariamente, si avvale di tutti i canali tecnologici di cui oggi si dispone. I Csv si sono messi a disposizione per supportare le associazioni e volontari in una comunicazione che sta diventando sempre più multimediale. In particolare, offrendo o supportando un servizio di comunicazione e promozione radiofonica, che si è spesso tradotta anche nella creazione di podcast o trasmissioni web radio on demand. Tramite il coinvolgimento diretto di emittenti locali, o registrazioni in studio, nei casi più strutturati, i volontari hanno vestito i panni di speaker in erba.
Oggi la radio è un mezzo di comunicazione più accessibile rispetto al passato, anche in termini di creazione di contenuti, il che ha portato il Terzo settore a sceglierla per la promozione di eventi, progetti ed esperienze di solidarietà.
Volontariato espresso
Talvolta, basta il tempo di un caffè per invogliare l’ascoltatore a fare la propria parte. È per questo che, su idea della redazione di VolontaRomagna odv, Csv della Romagna, nell’estate 2023 nasce “Volontariato espresso” che, come viene ripetuto in apertura di ogni puntata, è un “caffè letterario 2.0 interamente dedicato al mondo del volontariato”. La trasmissione, della durata di 30 minuti, va in onda due volte al mese su Rse livestreaming, una piattaforma indipendente con sede a Ravenna e curata da Paolo Baldini, un direttore creativo visionario, alternativo e decisamente affezionato all’idea di dare l’opportunità ai “senza voce” di avere uno spazio all’interno del palinsesto che propone.
Nello spazio messo a disposizione, si sono raccontate numerose associazioni, affrontando i temi più disparati: dalla salvaguardia ambientale con Wwf Ravenna, alla promozione del patrimonio storico-culturale e musicale con Fai delegazione di Ravenna, con associazione volontari Aclisti o con Lugo music festival aps; dalla promozione dei diritti umani con Refugees welcome Italia e Villaggio globale odv, all’assistenza di persone in condizione di marginalità, sia essa fragilità economica con Amici di San Vitale (che gestisce, tra gli altri progetti, la Cucina popolare di Cervia) e Un posto a tavola odv, o supporto emotivo, con Gaaf odv che propone gruppi di auto-mutuo-aiuto per madri e famiglie in attesa. Sono state dedicate riflessioni riguardo alla posizione ricoperta dai caregiver familiari, in compagnia di Alzheimer Ravenna; la battaglia ai disturbi alimentari, con Sullealidellementi; la promozione di uno sport accessibile a tutti, con Csi Ravenna e circa la tutela dei diritti dei minori, con Tralenuvole aps, Agebo (associazione genitori e bambini ospedalizzati) odv e con Dalla parte dei minori odv.
Non sono mancati gli speciali come quello dedicato alla lotta alla violenza sulle donne con Sos Donna odv, il centro antiviolenza dell’Unione della Romagna Faentina, o quello sulla parità di genere con Unione donne in Italia e Liberedonne aps, che gestisce la Casa delle donne di Ravenna. La trasmissione si è anche spostata all’esterno, con un paio di speciali estivi che hanno raccontato due casi eccezionali a livello nazionale: uno dedicato all’associazione Cestha, Centro sperimentale per la tutela degli habitat, e l’altro registrato alla Spiaggia dei valori, un lido interamente accessibile gestito dall’associazione Insieme a te odv, che ha messo in piedi, grazie alle donazioni ricevute in questi anni, una realtà che dispone di postazioni attrezzate a ospitare persone con disabilità motoria totale (tetraplegia) e/o con esiti da malattie neurodegenerative come Sla e affini.
Filo rosso di tutte le puntate, la possibilità di parlare a una platea più ampia, di temi tanto delicati quanto importanti, per far capire che vale la pena dedicare quei 20/30 minuti di fruizione della trasmissione a una riflessione più profonda e perché no, anche un weekend al mese a un’attività solidale, da scegliere in base alla propria sensibilità.
“Per me è stata un’occasione diversa dal solito per raccontarmi, o meglio, per raccontarci come associazione” – afferma Giovanna Piaia, presidente di Dalla parte dei minori odv ed ex assessora al Comune di Ravenna che, pur essendo abituata ai discorsi pubblici, parla con emozione di temi che riguardano i diritti dei minori. “Proprio quest’anno festeggiamo il ventennale dalla fondazione dell’associazione. Abbiamo sempre più bisogno di estendere la comunicazione nei nuovi canali che i media ci offrono. La piattaforma web radio è senz’altro un ottimo strumento di supporto offerto dal Csv. Per le associazioni più longeve, rimanere al passo con i tempi e reinventarsi, sul piano della comunicazione soprattutto, può diventare una sfida. Ci auguriamo sia un progetto permanente e duraturo”.
Il link alla puntata, condiviso tra i contatti, così come una catena, diventa uno strumento prezioso per la promozione della mission.
Partita come un esperimento comunicativo, un momento rilassato e informale, la trasmissione ha registrato un interessamento esponenziale nei confronti degli Ets protagonisti, con un aumento costante degli ascolti, arrivando a registrare in un campione di pubblico, che un 75 per cento abbia effettivamente scoperto nuove opportunità per attivarsi sul territorio. Se inizialmente la redazione si era trovata a promuovere la trasmissione coinvolgendo i primi Ets per la registrazione delle puntate pilota, è arrivata poi a dover stilare una lista d’attesa per riuscire a dare spazio a tutti (le puntate sono disponibili on demand: https://volontaromagna.it/il-volontariato-alla-radio).
Csv positive radio
Dare voce ai protagonisti, alle loro esperienze, alle motivazioni che li hanno spinti a fare volontariato, come succede nel palinsesto di Csv positive radio, l’emittente del Centro di servizio per il volontariato della provincia di Vicenza, uno strumento messo in atto per promuovere la solidarietà. Qui, si parla di vissuti per fare rete, promuovere e sostenere le belle storie, i traguardi raggiunti e quel fare insieme, che fa la differenza. Un canale che si mette a disposizione e che vuole crescere per e con il territorio, come sottolineano dalla redazione del Csv vicentino. Come funziona? I protagonisti prendono la parola mandando un audio messaggio di massimo tre minuti alla redazione, citando l’Ets di appartenenza e il proprio ruolo, senza dimenticare di elencare i contatti utili per attivarsi.
Attivarsi, anche prendendo parte alle iniziative realizzate dagli Ets. Per questo, promuovere gli eventi e gli annunci di ricerca volontari è fondamentale.
Tornando in territorio romagnolo, il Csv, a tale scopo mette a disposizione degli Ets uno spazio all’interno della trasmissione del sabato mattina “Io ne ho lette cose”, una rubrica condotta dal giornalista Stefano Rossini che va in onda dalle 10 alle 10,30 su IcaroTv, emittente del Riminese che collabora con Volontaromagna già da qualche anno.
Similarmente, in Italia altri Csv hanno intrapreso la strada del notiziario dedicato agli appuntamenti a calendario, per permettere al mondo del volontariato di raggiungere una platea di ascoltatori sempre diversa e magari più ampia. Si tratta del Csv Insubria, sede territoriale di Varese che da settembre 2022 partecipa ogni venerdì alle 21 alla trasmissione di Radio Village Network (https://www.radiovillagenetwork.it/on-demand-podcast); del Centro territoriale per il volontariato di Vercelli e Biella che si appoggia a Radio City per la realizzazione del programma, un tempo settimanale, su notizie ed eventi del Terzo settore; del Csv polis – Centro di servizi per il volontariato ponente ligure solidale che collabora a Radio volontariato.
Si continua con il Csv Lazio che propone la rubrica Rete solidale, ogni martedì mattina alle 11,30 sulle frequenze dell’emittente Radiomondo di Rieti; il Csv Emilia, sede territoriale di Piacenza con “Volontariato in onda”, la rubrica quindicinale in collaborazione con Radio Sound 95, in onda la domenica mattina alle 10,30 e in replica lunedì alle 13,30; Volabo – Csv della città metropolitana di Bologna che fino al 2009, ha curato una rubrica settimanale in onda sull’emittente locale Radio Città del Capo.
E ancora, il Csv di Padova e Rovigo che ha realizzato dei podcast nell’ambito di Padova Capitale europea del Volontariato 2020, e che ha collaborato con Delta Radio (Rovigo); il Celivo di Genova che nel Tigullio supporta Radio Babboleo, una rete di autorganizzazione popolare dove “essere diversi è ricchezza”, come amano dire; il Cesvop, che nella Sicilia Occidentale collabora con Radio100Passi, una proposta comunicativa messa in piedi su grande richiesta degli Ets. Anche il Csv di Modena si è mosso in questa direzione: collabora infatti con le emittenti web nate da associazioni del territorio, come Radio LiberaMente che opera nel mondo della salute mentale; Radio Sa, dedicata nello specifico al mondo dell’associazionismo e Radio Attiva Nonantola. C’è ancora Cesvot – Csv della Toscana, che in collaborazione con il network locale, realizza tre rubriche: “Agenda Cesvot” con pillole vocali settimanali da un minuto, su appuntamenti territoriali, ricerca volontari e iniziative pubbliche di rilevanza sociale; “Associazioni in radio”, appuntamento settimanale per permettere agli Ets di raccontarsi e presentare servizi; e infine “Volontariato in onda”, un approfondimento mensile, della durata di quattro minuti, su temi sociali e di attualità con interviste. I contenuti vengono trasmessi su Radio Toscana, Controradio, Novaradio, Contatto Radio, Punto Radio Cascina e Radio Lady, sulle web radio di Volterra e Val di Cecina e quella pratese, Radio95.
Curare i contenuti da veicolare richiede tempo e impegno costante; per questo motivo, per puntare a una longevità, serve pensare alla sostenibilità del servizio.
Ci sono esperienze che, pur avendo avuto notevoli riscontri a livello di seguito, hanno visto concludersi questa corsa. Tra loro, Il Csv della provincia di Salerno che scelse, nel 2013, di instaurare una collaborazione con il programma radio dell’università degli studi di Salerno, frequenze di Unis@und. Nome di battesimo: “Trenta minuti per il volontariato”, uno spazio che si pose come obiettivo la promozione delle attività delle associazioni salernitane. Al momento, il servizio risulta sospeso.
Un’altra cometa, più recente, è passata dalla comunicazione del Csv San Nicola. In pieno lockdown, il Centro barese ha scelto di sperimentare la strada del racconto online in diretta Facebook, con la rubrica “Volontari sintonizzati”, per dare voce a coloro che in emergenza si trovavano a fornire aiuti alle persone in difficoltà. Coraggio, speranza e attenzione alla cura traspaiono in un luogo di espressione e condivisione aperto, in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni, realizzato in collaborazione con l’emittente Radio Social Web e a servizio delle associazioni. Alle volontarie e ai volontari, ritratti con le mascherine chirurgiche anti contagio, ma con occhi luminosi, viene chiesto dove avessero trovato “l’altro che è in me” e le risposte sono coinvolgenti. L’interazione e il confronto sono stati il fulcro delle puntate che hanno favorito un dibattito diretto e a tutto campo tra i soggetti coinvolti, circa tematiche più disparate, affrontate nell’appuntamento bisettimanale.
Come afferma la redazione del Csv, composta dalle giornaliste Chiara Curci, Serena Russo e Michela Ventrella conduttrici e presentatrici delle puntate e dal giornalista Guerino Amoruso che ha intervistato i volontari sul campo, “Volontari sintonizzati dà voce al volontariato e crea uno spazio di confronto: incoraggia i volontari a presentare problematiche e soluzioni; coinvolge operatori e rappresentanti del welfare, della cultura, delle istituzioni; alimenta il dibattito sui temi che stanno a cuore all’intera cittadinanza”.
Il format, da subito seguitissimo, ha registrato centinaia di ascolti a puntata e, nonostante l’ottimo riscontro di pubblico e il gradimento da parte delle associazioni, una volta terminata la fase emergenziale, alla fine del 2021 si è scelto di tornare a forme di comunicazione più tradizionali. L’esperienza di Bari racconta pertanto di un avvicinamento a una multimedialità comunicativa in via sperimentale, da un’esigenza di esserci, di mostrare e dimostrare che non si era soli, anche in un momento così spaventoso. Tutte le puntate sono disponibili sulla pagina: www.csvbari.com/categoria/volontari-sintonizzati-2020-2021.
Contemporaneamente, si sono verificati in tutta la Penisola, casi assimilabili a quello barese. Per cercare in ogni modo di moltiplicare le opportunità comunicative per il Terzo settore, si è sfruttato il collegamento da remoto, possibile grazie alle tecnologie disponibili. Tra le azioni messe in campo da nord a sud dai Csv, si nominano ad esempio, Open Year Home Made, programma ora non più attivo, curato dai volontari in servizio civile al Csv Napoli, o la rubrica Iocisono, curata dal Csv di Padova per raccontare vissuti ed esperienze in emergenza. Con l’hashtag #Ilvolontariatononsiferma anche il Csv regionale Friuli Venezia Giulia ha parlato di partecipazione e buone pratiche a supporto della comunità.
Senti chi parla
Un altro punto trasversale a tutte le esperienze è la speranza di raggiungere un target giovane, forti di una comunicazione fresca e accattivante. Lo ha ben presente il Csv Abruzzo, che si è spinto oltre, mettendo proprio i giovani in prima linea quali risorse coinvolte direttamente. Concretamente, a partire dal 2020 il centro abruzzese ha affiancato gli Ets nella realizzazione delle puntate per la trasmissione: “Senti chi parla”, strumento multimediale nato all’interno del network Ang inRadio dell’Agenzia nazionale giovani. Il progetto ha dato voce alle iniziative di solidarietà, inclusione sociale e legalità delle quattro province abruzzesi, che hanno contribuito con i propri speaker alla realizzazione di podcast. Tutte le puntate sono disponibili alla pagina www.csvabruzzo.it/senti-chi-parla/. Nello stesso anno, oltre all’esperienza sul web, il Csv Abruzzo ha intrapreso una collaborazione anche con un’emittente che trasmette via etere, Radio Speranza (ricevibile nelle provincie di Chieti e Pescara), per raccontare il Csv e le associazioni locali, con approfondimenti e interviste su iniziative e attività.
Nel 2022, sull’onda dell’esperienza di “Senti chi parla”, in occasione dell’Anno europeo dei giovani, il Csv ha promosso, in partenariato con lo Europe Direct dell’università degli studi di Chieti e Pescara il Festival delle emittenti web abruzzesi, create e gestite dai giovani. L’evento, che si è svolto a Chieti il 26 gennaio 2023, ha sancito la conclusione di un percorso che ha avuto per protagonisti gli alunni delle scuole secondarie superiori delle province abruzzesi, gli enti di Terzo settore e le redazioni di web radio create e gestite dai giovani che nel corso dell’anno si sono trovati a lavorare in stretta sinergia sugli Youth Goals (gli obiettivi europei per i giovani) realizzando una serie di podcast, anche in questo caso disponibili in rete (www.csvabruzzo.it/festival-delle-webradio). Gli studenti, portati a vivere l’esperienza della registrazione in uno studio radiofonico e coinvolti nelle varie fasi di realizzazione del programma, dalla scrittura, alla registrazione e infine alla post-produzione, si sono detti entusiasti. È così che gli under-18 hanno avuto modo di assaporare qualche sfumatura del vasto spettro di opportunità solidali del territorio.
Attualmente, il Csv Abruzzo è impegnato, insieme alle associazioni Erga Omnes e Futura, nel progetto “Gvo – Giovani voci in onda” che ha tra i suoi prodotti, il podcast “Scintille” realizzato in collaborazione con Radio Teate on air e disponibile su Spotify.
“Vogliamo creare un luogo che dia voce alle esperienze, alle sfide e ai sogni dei giovani d’oggi. Attraverso il racconto di storie, idee e iniziative innovative vogliamo ispirare i giovani a credere nel proprio potenziale, a perseguire i propri sogni e attuare azioni che portino un cambiamento positivo nella realtà in cui vivono”. Con queste parole la speaker Claudia ha inaugurato le trasmissioni del podcast che conta, al momento, quattro episodi. Per punti di contatto tra comunità, attualità e Terzo settore, i titoli anticipano riflessioni trasversali, come nel caso dell’episodio “Promuovere brand in posti non convenzionali, sogno o incubo?”.
Radio senza muri e Radio incredibile
Abbattere i muri, sentirsi vicini al prossimo, assaporare il senso di comunità e riflettere su tematiche cruciali: un desiderio che sembra passare attraverso le frequenze FM in più di un caso. Lo sa bene il Csv Marche che, in periodo di emergenza sanitaria e su idea di una rete di 14 associazioni marchigiane, ha visto nascere il progetto Riesco Marche (Reti inclusive e solidali per la comunità) con l’obiettivo di contrastare gli effetti di esclusione sociale e precarizzazione. Da ottobre 2020 è stato dedicato al progetto, uno spazio in “Radio senza muri”.
L’emittente che trasmette la rubrica, nasce nel 2012 a Jesi, ha operato nell’ambito di un progetto sociale sostenuto dal Csv Marche, con capofila l’associazione Ya Basta Marche, e ad oggi prosegue come esperienza autonoma gestita dal volontariato. “Radio senza muri”, ha cadenza quindicinale, offre la possibilità agli ascoltatori di conoscere le azioni di volontariato portate avanti dalla rete ed è frutto di un processo di ispirazione e best practice, perché si rifà al modello di “Radio La Colifata” di Buones Aires, la prima al mondo a trasmettere da un ospedale neuropsichiatrico nel 1991. In esperienze come queste, l’emittente diventa punto di incontro tra pazienti e comunità, un mezzo per la promozione della salute mentale, per l’inclusione e la lotta all’emarginazione.
Il Csv Marche realizza le sue trasmissioni collaborando con i Dsm (Dipartimenti di salute mentale) e i servizi socio-sanitari del territorio. Alla base del funzionamento c’è il dispositivo radiofonico gruppale (Drg), metodo di conduzione della trasmissione assembleare in cui la possibilità di parola è estesa a tutti i partecipanti. Gli speaker seduti in cerchio e microfono al centro: il discorso si evolve spontaneamente e prende direzioni inaspettate, all’interno dell’ora e mezza di trasmissione. Affisso al muro, un lenzuolo in cui si legge il titolo della trasmissione come un monito, disegnato con una bomboletta spray rossa. E sembra quasi di entrare e assistere in punta di piedi, a una conversazione tra amici al bar, uno degli scenari più ordinari possibili, ma con un messaggio cruciale: uscire dalla promozione istituzionale del diritto alla salute, ribaltando la narrazione che colloca “l’individuo in un ruolo passivo quale oggetto di cura o di sostentamento”. Si arriva quindi a un “cambio di ruolo, da oggetto a soggetto promotore di salute per sé e per la comunità di appartenenza” – come scrive lo staff di redazione del CsvMarche in un articolo datato 8 ottobre 2020. Le puntate di “Radio senza muri” sono trasmesse su http:/radiosenzamuri.caster.fm/.
C’è poi un altro caso virtuoso in regione, nello specifico a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno, ed è “Radio incredibile”. Supportata dal Csv e gestita dall’aps omonima, costituitasi nel 2008, è una emittente di comunità, con la mission principale di raccontare il territorio, animando un canale di comunicazione per dare visibilità alle diverse realtà aggregative presenti nelle Marche, compresi spazi sociali marginali o difficili. Si tratta di laboratori originali e sperimentali, in collaborazione con enti socio-sanitari, Centri di aggregazione giovanile, scuole, comunità, biblioteche, carceri, ospedali. Gli speaker e collaboratori che negli anni si sono uniti alla squadra di “Radio incredibile”, sono una fonte inesauribile di idee. Afferma Valeria Tassotti, presidente dell’associazione che gestisce l’emittente: “Per noi, cresciuti con RadioFreccia, portare avanti questo progetto più che un hobby è una passione”.
Sempre in regione, non mancano testimonianze della radio più contemporanea, il podcast. Il Csv ha infatti promosso e coordinato, nell’ambito del progetto “C’entro – Insieme per le terre del sisma”, un laboratorio con gli studenti di una scuola superiore. Gestito da due docenti, giornalisti e collaboratori incaricati dal Csv, nel 2022 è stato fatto un lavoro di storytelling per dare spazio di voce e visibilità ad associazioni che altrimenti non ne avrebbero avuto. I cantastorie contemporanei si sono messi in gioco per far diventare il volontariato, un po’ più virale.
Attività, relazioni instaurate, motivazioni rinnovate, tematiche di primaria importanza. In alcuni casi, si tratta di rimanere al passo e lasciare il segno, in una società che corre veloce e che crede di non avere il tempo di trovare il giusto canale per sintonizzarsi con l’altro. Dove le notizie sono tante, troppe, c’è chi rallenta per restituire il giusto valore alle esperienze a servizio della comunità. Sotto le cuffie e dietro i microfoni, spesso ci sono persone non più giovanissime, che si sono preparate con dovizia alle interviste, coi loro appunti scritti a mano e con l’entusiasmo di sempre. Persone, che grazie ai Csv hanno una voce amplificata, che hanno modo di trasmettere la voglia di ridare valore al tempo, quello del volontariato, che in quanto tale, non sarà mai tempo perso. Che sia emittente tradizionale, web radio o podcast, la solidarietà ha ritrovato e trova tutt’ora, il proprio spazio sulle frequenze e negli Url, dei mezzi di comunicazione che si mettono a servizio di chi i muri li vuole scavalcare, o addirittura, abbattere.