Uno degli elementi che caratterizza maggiormente l’attività volontaria, differenziandola da quella lavorativa, è il fatto di non conoscere soste, orari definiti, festività: anzi, spesso la sua azione è incisiva e quanto più necessaria, proprio nei momenti e nei giorni in cui le attività professionali si fermano, lasciando parzialmente scoperti alcuni bisogni e necessità.
Durante il periodo che precede le festività natalizie, vengono organizzate in tante parti d’Italia iniziative di raccolta, spesso allestite anche all’interno di supermercati e negozi, di generi alimentari, vestiti, coperte, giocattoli per le persone e le famiglia in difficoltà e senza casa.
Nei giorni di festa l’apporto dei volontari si concretizza in particolare donando un pasto caldo ai più bisognosi. A Legnano, provincia di Milano, la mensa dei poveri della Casa della Carità, uno dei tanti presidi presenti nella penisola per rispondere alle crescenti richieste di cibo e aiuti, ha da poco festeggiato i vent’anni di attività. Paolo Evalli, coordinatore della struttura, evidenzia l’importanza e la stretta correlazione tra chi dona il proprio tempo per i più fragili e chi destina risorse affinché tali iniziative possano svolgersi: “Senza le mani dei volontari non si farebbe nulla, ma senza il sostegno di chi ci aiuta con le donazioni non potremmo dare un pasto caldo tutti i giorni a chi ne ha bisogno. Queste forme di solidarietà che si ripetono, mantengono nel cuore dei nostri ospiti qualche speranza per il futuro; si accorgono, ogni giorno, di non essere soli”.
La Comunità di Sant’Egidio, oltre a raccogliere aiuti e donazioni per la preparazione del pranzo di Natale, anche questo anno ha aperto le porte a tutti coloro che hanno voluto portare il loro aiuto nelle varie città in cui è presente.
Il Centro Servizi per il Volontariato di Bologna ha invece attivato sul proprio sito internet uno spazio, Natale solidale 2023, sul quale le associazioni del hanno potuto pubblicare idee e proposte con l’obiettivo di incrociare domanda e offerta di volontariato nel periodo delle feste.
Unire le forze è una strategia che si rivela vincente, consentendo di presentare ai potenziali volontari un’offerta ampia e variegata di possibilità, frutto di una sinergia e di un lavoro di rete. È il caso del comune di Cinisello Balsamo, sempre provincia di Milano, dove una serie di associazioni hanno aderito al “Tavolo povertà – La solidarietà in città”, consentendo ai cittadini interessati di offrire il proprio tempo e il proprio aiuto per le iniziative in programma compilando un apposito questionario.
Tra le difficoltà che maggiormente si acuiscono nei giorni di festa c’è la solitudine di coloro che non hanno nessuno con cui trascorrerli. Da anni i volontari di Telefono Amico Italia stanno accanto alle persone che necessitano di un supporto emotivo, offrendo un servizio di ascolto non stop dalle 10 del 24 alla mezzanotte del 26 dicembre. Negli ultimi anni le richieste pervenute all’associazione hanno fatto registrare un incremento crescente. Lo scorso anno sono state oltre 720 le persone che hanno contattato i volontari di Telefono Amico: il 13% in più rispetto al 2021 e il 42% in più rispetto al 2020. Quella che l’associazione garantisce durante le feste è una vera e propria maratona; ma il servizio di Telefono Amico è attivo ogni giorno dell’anno grazie all’apporto di circa 600 volontari distribuiti in 20 centri locali. Chiunque fosse interessato a contribuire in prima persona, per rispondere alle crescenti richieste pervenute all’associazione, può proporsi scrivendo all’indirizzo volontari@telefonoamico.it.
Non sono mancate, inoltre, le opportunità per coloro che hanno inteso trascorrere il Natale all’estero scegliendo di impegnarsi in un progetto di solidarietà internazionale. Diverse sono state in tal senso le proposte della Aps YearOut, che propone progetti di cooperazione alle sviluppo in ambito sociale e ambientale in Europa, Asia, Africa e America centrale.
Insomma, locale o globale, al telefono o in punta di mestolo, le festività appena passate sono state una conferma, se mai necessitasse, del ruolo indispensabile delle volontarie, dei volontari nel ricucire quegli “strappi sociali” che non vanno mai in vacanza, anzi che durante le festività, sotto i colpi della solitudine, inevitabilmente si acutizzano.
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